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Spelacchio

  Una leggenda paesana narra che la Villa del Mulinaccio sia ancora abitata dai vecchi proprietari. Chi parla di uno spirito femminile dai tratti aggraziati e gentili, chi invece parla di un vecchio proprietario altero ed iracondo. Appoggiato alle transenne da cantiere che sostituiscono il vecchio e malandato cancello di entrata, mentre guardavo con attenzione e malinconia lo sviluppo delle erbacce tra le macerie del vialetto, mi sono sentito accarezzare da un venticello che sembrava un abbraccio. Mi si è palesato così: Spelacchio. Triste, avvilito, anche lui impelagato. Con un guizzo di luce negli occhi mi ha parlato di come era bella la Villa quando era il cuore pulsante di un mondo contadino laborioso. Aveva nostalgia anche del periodo del Castellano e della Castellana, che magari coltivavano pomodori, zucchine e rapacelli nel resede, che si erano appropriati di una stanza nelle cantine per conservare i prodotti alimentari, ma che comunque avevano una cura quasi osse...

Il Barrocciaio

Il mio bisnonno mi dicono che di mestiere facesse il vetturino.  Era conosciuto anche con il soprannome di foho per il caratterino non proprio accomodante.  Qualcosa mi si deve essere attaccato.  Testone e cocciuto tendo a rinforzare sulla ghiaia.  Tendenzialmente disponibile verso il prossimo venivo considerato un bischero da i’ mi babbo ma se tu mi inviti a fare a sassate tu mi trovi pronto a rispondere alle provocazioni. Se qualcuno arriva da Marte e si ferma ad osservare una pubblica assemblea del Consiglio Comunale di Vaiano ci scambia per una massa di deficienti che si tirano randellate su ogni argomento. Nell’ultimo Consiglio è successo di tutto.  Un problema tecnico per la trasmissione della diretta streaming era già stato bollato come sabotaggio alla democrazia, un invito rivolto al pubblico a non disturbare durante gli interventi come una mancanza di rispetto alla Massima Autorità, poi un susseguirsi di frecciate al veleno e controrepliche piccate, il ...

Capro

  Ho deciso di chiedere agli organi competenti l’istituzione di una nuova professione a cui mi candido di diritto alla carica di presidente dell’ordine Sono sicuro che la Professione Capro Espiatorio sia una qualifica ambita. Un lavoro tranquillo, anticiclico, che non conosce momenti di crisi del settore; una professione di cui c’è sempre un grande bisogno. Ho contratto un virus intestinale? Colpa del Capro Espiatorio. Ci sono buche nelle strade, la digestione difficile, problemi di forfora ai capelli, il riscaldamento nelle scuole non funziona, ci sono problemi con la raccolta differenziata, c’è troppo caldo in Comune e bisogna cambiare urgentemente i condizionatori? Benissimo, è il momento di chiamare al lavoro il Capro Espiatorio. Con un piccolo sovrapprezzo lo possiamo anche riempire di scappellotti, nocchini, frontini e maledizioni fino alle prossime generazioni. Per fortuna la fustigazione sulla pubblica piazza, quella nuova, quella di fronte alla Casa del Popolo, ancora non ...

Scompiglio

  Se, all'improvviso, diventassi un fantino del palio di Siena il mio soprannome in Piazza del Campo sarebbe sicuramente Scompiglio.   Scompiglio perchè sono disordinato, tendo ad uscire con facilità dagli schemi di una burocrazia asfissiante, perchè lancio sempre il cuore oltre l'ostacolo senza paura di affrontare gli scappellotti ed i nocchini.  E' il mio modo di essere e non intendo cambiarlo.  Non intendo voltare il capo da un'altra parte, nè intendo rigirare la giubba.  La mia comunità è sempre venuta immediatamente dietro i miei affetti più cari anche se, su questo punto, mia moglie e mio nipote mi raccontano un'altra verità.  In questo periodo, nonostante il biascicare continuo di critiche e richieste di scuse, buttate fuori un pò a casaccio per coprire evidenti crisi di identità e di idee, vi voglio confessare che mi sento tremendamente felice.  Anzi contagiosamente felice per cui se la cosa vi spaventa. statemi a debita distanza perchè con un ...

Accesso agli atti: un diritto dei cittadini negato?

Il Consigliere Comunale rappresenta i cittadini che gli hanno dato fiducia ed al contempo gli hanno chiesto di impegnarsi per il bene comune. Tale missione diventa particolarmente complessa quando l'amministrazione attuale sembrerebbe negare il dialogo e interagire in modo poco trasparente. La recente esperienza personale, legata all'accesso agli atti, offre uno spaccato significativo di questa difficoltà. Il 19 settembre ho presentato una richiesta formale di informazioni su tre cantieri pubblici di rilevanza per la nostra comunità: la Scuola di Schignano, Piazza Galilei e il completamento dei lavori di metanizzazione e allacciamento alla rete idrica nella zona di Faltugnano. Queste sono opere che interessano quotidianamente i cittadini e il loro progresso dovrebbe essere condiviso senza ritardi o ostacoli. In data 17 ottobre, a distanza di 28 gg. ricevo una risposta relativa al secondo quesito. Le altre richieste, invece, sono rimaste ignorate, come se non esistessero. In un’...

Disilluso

Mi ero illuso che fosse finito il tempo della damnatio memoriae. Ero convinto che avrebbe vinto il rispetto reciproco e la voglia di collaborare, ognuno nel rispetto dei propri ruoli, per il benessere della nostra comunità. Invece si continua con il fango. Il racconto non si evolve ma, in maniera statica si danno tutte le colpe all’incuria, alla incapacità ed al disinteresse di chi ci ha preceduto. Ci si dimentica del ruolo avuto nella precedente Amministrazione in termini politici ed in termini amministrativi. E’ facile ma non è di nessuna utilità. Ti metti a disposizione in una situazione di emergenza dovuta alla pioggia e vieni letteralmente ignorato. Nonostante ciò non ti offendi e non dici pubblicamente che, forse, i nostri operai, invece di essere impegnati per tre giorni ad allestire una mostra dovevano fare un passaggio di prevenzione nelle zone più a rischio, in genere si faceva così. Ma conosci le difficoltà del ruolo di amministratore e ti dimostri di buon cuore. Vieni a con...
 Assetato di verità. Sento un'ardente sete di verità.  Desidero proclamare la mia verità. Vorrei salire su un palco nella piazza pubblica, quella nuova davanti al Circolo, e davanti agli astanti chiedere a gran voce Da dove nasce tutto questo astio e questo rancore? Chi lo ha alimentato? A breve festeggeremo la Liberazione del nostro territorio dall'occupazione nazifascista. Qualcuno farà dei lunghi discorsi, quando non dei propri pipponi, sull'importanza della libertà.  Libertà di espressione, libertà di scelta, libertà di movimento e libertà di pensiero. Un valore fondamentale che viene celebrato e difeso in tutto il mondo. Giustissimo, da sottoscrivere integralmente, copiarlo con la carta carbone e distribuirlo alle nuove generazioni.  Perchè, mi domando, gli stessi che si proclamano democratici poi cambiano atteggiamento se hai l'ardire di professare punti di vista diversi? Perchè nelle assemblee pubbliche si levano mugugni se chiedi la parola per portare in disc...