Spelacchio
Una leggenda paesana narra che la Villa del Mulinaccio sia ancora abitata dai vecchi proprietari. Chi parla di uno spirito femminile dai tratti aggraziati e gentili, chi invece parla di un vecchio proprietario altero ed iracondo. Appoggiato alle transenne da cantiere che sostituiscono il vecchio e malandato cancello di entrata, mentre guardavo con attenzione e malinconia lo sviluppo delle erbacce tra le macerie del vialetto, mi sono sentito accarezzare da un venticello che sembrava un abbraccio. Mi si è palesato così: Spelacchio. Triste, avvilito, anche lui impelagato. Con un guizzo di luce negli occhi mi ha parlato di come era bella la Villa quando era il cuore pulsante di un mondo contadino laborioso. Aveva nostalgia anche del periodo del Castellano e della Castellana, che magari coltivavano pomodori, zucchine e rapacelli nel resede, che si erano appropriati di una stanza nelle cantine per conservare i prodotti alimentari, ma che comunque avevano una cura quasi osse...