Risciacquato

 



Accidenti a quella Maremma incignalata infame, ma icchè tu biascichi? Si adombrano, mi guardano male, si inciprigniscono? Ma poi di chi si parla? Il Castellano e la Castellana, il Cuccumeggiatore, il Mestolozzi, il Grinza… ah no il Grinza non lo avevi nominato. I vitellozzi geneticamente modificati? Ma se non ho mai visto nessuno a pestare il prato della Villa ... e si vede hanno paura di insudiciassi.”


O questa dei vitellozzi geneticamente modificati?


Che hai bisogno che te lo spieghi? Non erano insieme a te nella passata consiliatura? Non sanno niente di quello che è successo, devono rileggere, riflettere, capire. L’unica spiegazione è che erano caduti in un letargo profondo indotto dalla genetica moderna e poi, fammelo dire, te lo levi di dosso codesto viso a bischero che se torna in qua i’ tu nonno ti lascia andare un lattone che tu fai tre volte il giro dell’isolato anche con la sciatica”


Si è allontanato. stamattina l’ho proprio indovinata a passare davanti alla Villa, non appena mi ha visto, Spelacchio ha iniziato a vociare come un ossesso. Rieccolo.


Ma che me ne sono accorto solo io che i vitellozzi si muovono in branco? Se qualcuno gli pone una domanda diversa dal buongiorno vanno in ciampanella: bisogna ritrovarsi, studiare gli atti del decennio precedente, fare tre tavoli preparatori, riunirsi in cinque per il percorso di ampia partecipazione, consultare il Sesto Caio Baccelli, il calendario di Frate Indovino e quello del Batbanera per poi incontrarsi fugacemente ad un tavolinetto con la Castellana ad indicare la luce dell’avvenire”


Che risciacquata, proviamo a vedere se riesco a rispondere ….


Ma che sei citrullo, ora sarei io quello che ti fa la risciacquata? Non te lo dice nessuno che ad ogni riunione, che sia operativa, di auguri o di condominio, i predicatori di pace portano paragoni continui sul tuo operato. Son proprio delle merdacce! Ma ti svegli. Un te l’hanno mai detto che nella vita bisogna farsi saper rispettare? La vita è come la scala del pollaio: in salita, stretta e …. e tu lo sai icchè la raccatta. Tu mi parli di Bisenzio, di stare silenzioso, seduto, di aspettare. Tu sei proprio bravo. Così tu tiri l’umido. Ma vaia vaia vaia, tu mi hai messo un uggia addosso che l’è meglio se torno dentro.”


L’è meglio se rientro a casa ratto ratto, si vede che non è giornata

Commenti

Post popolari in questo blog

Spelacchio

Camminando e Bestemmiando

Predicatore