Camminando e Bestemmiando
Passeggiare vicino al selvaggio Mulinaccio è sempre più un piacere.
Un trionfo di verde che cresce secondo la legge del caos, senza regole, senza padrone. Un vero spettacolo di natura ribelle, un laboratorio a cielo aperto per chi studia il bosco urbano.
Il vero problema, però, è Spelacchio.
Basta che mi scorga da lontano e parte a sbraitare come un dannato.
"Maremma impestata sudicia! Se un avevo il pennato, un sortivo di casa! Un viene Ceccho i’Comunista con la sua squadra a rimettere apposto i Mulinaccio! Ma vaia vaia vaia!
Da retta che te l’hanno portata la torta per festeggiare il primo anno di papaverato. Quelli lassù, i fenomeni, avevan giurato che avrebbero fatto sorgere l’alba dal mare di Viareggio e poi si son resi conto che le bischerate sparate in campagna elettorale gli erano un macello da mantenere. Roba da fare i bai dal ridere. E ora? Ora danno la colpa a voi anche dell’aumento delle tariffe della mensa! Ma che ci hanno preso tutti per rincitrulliti?”
Spelacchio non si ferma. Sembra tarantolato. Corre, gesticola, sbraita… Gli saranno venute le emorroidi?
“E stamattina tu hai la simpatia di una pedata in uno stinco. Bischero.”
Ovvia si può riprendere la camminata, l’è ancora lungo il cammino da fare ….
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