Cuccumeggiatore Stucco

 

Ero stato attento. 

Per cena un semolino insipido con un goccio di olio nuovo per fornirgli uno spunto.

Due bicchieri di acqua della Sindaca ed una mela opportunamente mondata da mia moglie

Volevo dormire come un angioletto ed invece alle tre di notte mi sveglio madido di sudore, in preda ad un incubo: sono stato circondato dal Cuccumeggiatore Stucco, vero baluatdo del controllo dei social.

Un moderno Lancillotto sempre in pista per difendere la sua Ginevra dai presunti attacchi di chi non si adagia al pensiero unico ed imperante del 35% dei votanti

Non si riesce a pubblicare niente sui social che non passi sotto la sua attenta riflessione. Ogni parola, anche la più innocua, viene smembrata, scorporata, analizzata alla ricerca dei significati più reconditi ed inconfessabili, ed alla fine della ricerca ti ritrovi inevitabilmente dalla parte sbagliata della storia.

La verità è una e non si discute: prima c’era una zazzamaglia di raccattati che ha distrutto una comunità, adesso, con i saggi, si riesce invece a installare rapidamente l’aria condizionata negli uffici dando una concreta risposta ai problemi della comunità

 Chi ha l’ardire di scrivere un commento viene segnalato in tre registri colorati. Il dorato è dedicato agli unti dalla grazia divina a cui riservare like e cuoricini a nastro come non esistesse un domani, il grigiolino alle anime che si sono smarrite ma su cui si può tentare il recupero, il marroncino con carta igienica stampata sopra riservato agli immondi.

 Il Cuccumeggiatore Stucco mi chiedeva con isterica insistenza come mai non riusciva a visualizzare la parte dedicata ai commenti e, parlandomi addosso, mi accusava di essere un antidemocratico, di aver fatto accordi con Musk per estraniarlo dallo spazio sociale e che si sarebbe rivolto a Putin per farmela pagare.

 Nel dormiveglia mi sono visto circondato da cosacchi con il colbacco, da dietro una pianta di prezzemolo è strisciato fuori, con la giubba rigirata, il Mestolozzi anche se non c’entrava niente, infine è arrivato Babbo Natale a brontolare perché gli avevo rubato il vestito e lo rivoleva indietro.

 Un delirio.

 Per fortuna era solo un sogno …..

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