Assetato.
Mi sento assetato.
Alcuni potrebbero pensare che sia a causa dei 40 gradi all'esterno delle nostre case climatizzate, ma non desidero liquidi, bensì qualcosa di indefinibile che ancora non riesco a comprendere.
Il disagio cresce quando, camminando per le strade del paese, incontri sguardi che si distolgono con imbarazzo, a volte con evidente rabbia.
Non è meglio quando ti fermano per strada e, con un'aria innocente, ti confessano che forse... se potessero tornare indietro... ma poi ti dicono che sei stato un bischero... che avresti potuto essere più duro... che hai fatto degli errori...
Essere cattivo non fa parte del mio essere, ne sono orgoglioso, e gli errori sono inevitabili quando si impiega tutta la forza e l'amore possibili per valorizzare le eccellenze di una comunità straordinaria.
Ci si arrabatta, si lotta, ci si impegna, a volte ci si incarta, si invocano tutti gli angeli del paradiso e si sarebbe anche disposti a trattare con Lucifero pur di raggiungere l'obiettivo e poi, proprio davanti ai tuoi occhi, scopri che alla ciambella, il buco, non gli è venuto.
Hai preparato tante ciambelle, ma non tutte sono riuscite perfette. È il momento di ammetterlo.
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